CINA: DA CADAVERI GIUSTIZIATI COLLAGENE PER ESTETICA / ANSA 2005-09-13 10:54 (New York) R EST BLG XQKQ CINA: DA CADAVERI GIUSTIZIATI COLLAGENE PER ESTETICA / ANSA (di Patrizio Nissirio) (ANSA) - LONDRA, 13 SET - Un'azienda di cosmetici cinese usa pelle presa dai cadaveri di condannati a morte per realizzare prodotti da vendere sul mercato europeo. La rivelazione-shock e' del Guardian, per il quale agenti di questa azienda hanno detto ai compratori che il loro collagene per la riduzione delle rughe e per le labbra viene prodotto usando la pelle di questi condannati, un uso a loro avviso ''tradizionale'' e ''per il quale non c'e' da scandalizzarsi''. Medici e politici in Gran Bretagna affermano che la mancanza di regolamentazione, anche a livello europeo, sul collagene - la proteina strutturale che da' alla pelle la sua solidita' - facilita queste operazioni a dir poco discutibili, che sollevano, al di la' delle questioni etiche, anche interrogativi sanitari sulla possibile trasmissione di infezioni. Il quotidiano non puo' rivelare il nome dell'azienda cinese per motivi legali, e non e' in grado di stabilire se questi prodotti di collagene fatti con la pelle dei condannati siano gia' nei negozi europei, ma e' stato accertato che l'azienda in questione ha gia' esportato in passato collagene verso l'Europa. L'agente della compagnia cinese ha detto a un reporter che si fingeva cliente che i loro laboratori stanno cercando di ottenere prodotti antirughe usando i tessuti di feti abortiti. Tuttavia, quando il Guardian come tale ha chiesto un commento, questo agente ha negato sia questa circostanza, che l'uso della pelle dei condannati. Ma all'inviato che si fingeva un uomo d'affari di Hong Kong, questi avrebb detto: ''Molte ricerche si fanno nel modo tradizionale, usando la pelle di prigionieri messi a morte e quella di feti abortiti''. Questo ''materiale'' verrebbe comprato da aziende con sede nella provincia settentrionale di Heilongjang, e i cosmetici verrebbero sviluppati da altre societa' in luoghi diversi della Cina. Questo personaggio si e' detto stupito dalla reazione scandalizzata che questa pratica ''tradizionale'' suscita in Occidente, e ha affermato che il governo di Pechino ''ha fatto pressione su tutte le strutture mediche affinche' mantengano un basso profilo su questo genere di lavoro''. ''Siamo ancora all'inizio delle vendite di questi prodotti, ma molti clienti all'estero sono sorpresi dal fatto che possiamo produrre collagene umano al 5% del prezzo di quello prodotto in Europa'', ha aggiunto. Normalmente, il collagene si ottiene dalla pelle delle mucche. In altri casi, c'e' la donazione volontaria, oppure la persona che intende farselo iniettare come antirughe dona delle cellule che poi vengono fatte crescere in laboratorio fino alla quantita' desiderata. Il ministero della Sanita' britannico anche sulla scorta di queste notizie ha avviato tempo fa un'indagine per poi raccomandare regolamentazioni del settore dei trattamenti al collagene, che godono di crescente popolarita'. L'emissario dell'azienda cinese, parlando al finto compratore di Hong Kong, si e' anche lamentato del fatto che ''la pelle dei condannati era meno costosa. Ora i tribunali vogliono una certa cifra''. Secondo chirurghi plastici interpellati dal Guardian, notizie di tessuti ottenuti dai corpi delle persone giustiziate - secondo Amnesty International nel 2004 le autorita' cinesi hanno messo a morte 3.400 prigionieri - circolano da tempo. Peter Butler, un chirurgo plastico e consulente del governo, ha detto che circolava voce che i cinesi facessero trapianti usando parti dei cadaveri, in particolare le mani. Un centro trapianti era vicino al luogo delle esecuzioni. ''Posso vedere l'utilita', visto che vi hanno accesso e non hanno obiezioni etiche - afferma Butler - Ma in quel caso la principale preoccupazione sarebbero le infezioni''. Andrew Lee, dell'Universita' di Pittsburgh (Usa), che ha visitato la Cina per studiare le tecniche di trapianto, ha detto di aver sentito le stesse voci. Il governo cinese ha negato in passato che organi o parti dei corpi dei condannati siano stati usati senza il loro consenso, o quello delle famiglie. Nel 2001 Wang Guoqi, un medico militare che cercava asilo negli Stati Uniti, disse a deputati Usa che questa pratica era comune, e che lui stesso aveva estratto parti e tessuti da 100 cadaveri. Il governo di Pechino lo aveva bollato come ''bugiardo''. (ANSA). NS -0- Sep/13/2005 14:54 GMT